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Ti porto al museo: ecco le prossime “fermate” a Prato

Il 21 maggio si andrà alla scoperta della Casa Museo Leonetto Tintori e del Museo della Badia di Vaiano

Prato, 6 maggio 2016 – Nuove opportunità per scoprire i musei di Prato a bordo del bus. Prosegue il programma museale “Ti porto al Museo” e l’iniziativa “Amico Museo”, promossi dalla Provincia di Prato, dai musei cittadini e dalla Regione Toscana, per portare i cittadini alla scoperta delle sedi museali del territorio.

Per il 21 maggio, nell’ambito del programma di “Amico Museo” promosso dalla Regione Toscana, è in programma una visita guidata a due case della memoria del territorio pratese: la Casa Museo Leonetto Tintori a Figline di Prato e il Museo della Badia di Vaiano, Casa della Memoria dello scrittore Agnolo Firenzuola, abate del monastero dal 1538 al 1543. Entrambe sono socie dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. Con la navetta gratuita che partirà da Prato alle 15 (orari e fermate www.prato.tiportoalmuseo.it) si raggiungeranno le due case per la visita guidata gratuita e il successivo ritorno a Prato. Nel dettaglio, alle 15:30 si svolgerà la visita del Museo della Badia di Vaiano e alle 17:30 circa quella di Casa Tintori (biglietto d’ingresso a Casa Tintori).

Inoltre, sabato 4 giugno, in occasione della “Medicea Bici Storiche”, la rete “Ti Porto al Museo” organizza un’altra visita guidata al Museo e alla Badia di Vaiano, millenario complesso monastico di epoca alto medievale immerso nella verde cornice della Val di Bisenzio e appartenuto ai monaci Benedettini Vallombrosani. Reperti archeologici e arredi dell’antico monastero illustrano la vita quotidiana dei monaci e la loro funzione religiosa, economica e sociale nel territorio. Casa della Memoria dello scrittore e poeta Agnolo Firenzuola, abate del monastero dal 1538 al 1543, la Badia ospita nell’ala sud il museo, con l’appartamento dell’abate, la cappella e lo scrittoio decorati nel XVIII secolo. Il complesso si articola intorno al chiostro, da cui si accedeva alla sala capitolare, alla camarlingheria (per il monaco che riscuoteva i fitti, il camarlingo) e al refettorio. Al piano superiore erano situati i dormitori dei monaci e i magazzini, al riparo dalle frequenti inondazioni. Gli ampi corridoi, ricavati dal tamponamento dei loggiati del chiostro, e molti ambienti del monastero conservano interessanti decorazioni con prospettive architettoniche a trompe l’oeil, stemmi celebrativi e paesaggi d’invenzione. Gli scavi archeologici testimoniano in origine la presenza di numerose tombe longobarde sotto la chiesa, di una delle quali è possibile vedere i resti nel percorso visita del Museo. Visibili anche alcune vasche trecentesche che costituivano la gualchiera del monastero, dove venivano rifiniti i panni di lana dopo la lavorazione tessile.

L’autobus gratuito di “Ti Porto al Museo” partirà da Prato sabato 4 giugno alle 15:30. L’appuntamento è alla fermata di via Galilei, nei pressi del gazebo di Bisenzia. La Badia è raggiungibile anche in bicicletta, attraverso i numerosi percorsi immersi nel verde paesaggio della Val di Bisenzio. Il rientro a Prato è previsto per le ore 18:00 circa.

Infine, sempre con bus gratuito e nell’ambito del programma di “Ti porto al Museo”, l’11 giugno con partenza alle ore 15 è prevista la visita di Casa Tintori e del Museo Soffici di Poggio a Caiano.

 

Associazione Nazionale Case della Memoria

L’Associazione Nazionale Case della Memoria mette in rete le abitazioni in cui hanno vissuto alcuni dei più importanti personaggi della cultura italiana: Dante Alighieri, Giotto, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Francesco Datini, Leonardo da Vinci, Niccolò Machiavelli, Francesco Cavassa e Emanuele Tapparelli D’Azeglio, Agnolo Firenzuola, Pontormo, Benvenuto Cellini, Filippo Sassetti, Lorenzo Bartolini, Silvio Pellico, John Keats e Percy Bysshe Shelley, Francesco Guerrazzi, Giuseppe Verdi, Elizabeth Barrett e Robert Browning, Pellegrino Artusi, Corrado Arezzo de Spucches e Gaetan Combes de Lestrade, Giosuè Carducci, Sidney Sonnino, Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni, Maria Montessori, Enrico Caruso, Renato Serra, Giorgio de Chirico, Antonio Gramsci, Raffaele Bendandi, Piero Bargellini, Enzo Ferrari, Primo Conti, Leonetto Tintori, Indro Montanelli, Italo Zetti, Ivan Bruschi, Ilario Fioravanti, Goffredo Parise, Barbara Marini Clarelli e Francesco Santi, Loris Jacopo Bononi, Giorgio Morandi, Sigfrido Bartolini, Venturino Venturi, Luciano Pavarotti, Robert Hawthorn Kitson con Frank William Brangwyn e Daphne Phelps, Elémire Zolla, Toti Scialoja, Gabriella Drudi, Gabriele D’Annunzio (il Vittoriale degli Italiani). L’Associazione Nazionale Case della Memoria risulta essere oggi l’unica rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale e partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia. La rete è composta da 54 case museo in 10 regioni italiane (Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sicilia e Sardegna) che hanno deciso di lavorare insieme a progetti comuni e per promuovere questa forma museale in maniera più incisiva anche in Italia. Info: www.casedellamemoria.it

 

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