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‘Giustizia per Niccolò Ciatti’, presentazione al Salone del libro di Torino

A curare l’evento, la rivista Edera. Il libro racconta la storia del giovane ucciso nel 2017

Firenze, 14 maggio 2025 - ‘NON DIMENTICATEMI’. Gli striscioni alla memoria di Niccolò Ciatti affissi dalla famiglia a Firenze e nei comuni limitrofi lanciano un messaggio preciso. È il messaggio raccolto dal libro ‘Giustizia per Niccolò Ciatti’ scritto dal giornalista Fabrizio Morviducci ed edito da AB edizioni & comunicazioni, che sarà presentato venerdì 16 maggio alle 19 nello spazio della Regione Toscana, al Salone del Libro di Torino. L’evento è curato dalla rivista Edera, che ha scelto di aprire la sua attività al Salone con un tema di cronaca, sostenendo la denuncia della famiglia Ciatti, che chiede giustizia da quando Niccolò venne ucciso barbaramente in una discoteca di Lloret de Mar mentre era in vacanza con gli amici. 

Il libro nasce dalla richiesta di uno degli amici del giovane, Luigi de Rosa, con il sostegno e l’assenso dalla famiglia di Niccolò. L’obiettivo è mettere l’opinione pubblica, le istituzioni e le forze di polizia davanti a una pietra d’inciampo, proprio per non dimenticare Niccolò Ciatti, per avere bene in mente che il suo assassino è ancora a piede libero per un cavillo della giustizia italiana, e che nessuno lo sta cercando attivamente.

Morviducci, cronista che ha seguito il caso in prima persona per il quotidiano di Firenze ‘La Nazione’ ha raccolto testimonianze e documenti, e ha affrontato il caso sia sul versante umano, sia su quello giudiziario, raccogliendo e mettendo a disposizione gli atti della giustizia italiana che l’hanno determinato.

«Gli articoli di giornale – si legge nella prefazione dell’autore – la carta stampata, hanno questa forza: cristallizzano il tempo, permettono di elaborare un fatto drammatico, restano per sempre come un memento. Parole che si leggono e si rileggono. Parole che magari non aiutano a trovare un motivo, ma accompagnano le persone in un cammino che dal dolore porta alla consapevolezza. È una grande responsabilità quella che si assume il cronista, con un prezzo da pagare: le tragedie, i fatti più dolorosi, entrano anche nella vita di un giornalista e non vanno più via. Sono in fila, lì, nell’armadio della memoria, e ci accompagnano per sempre. Ne ricordiamo i dettagli, proprio perché siamo tenuti ad approfondirli, e dopo tanti anni siamo ancora segnati da quegli eventi, da quella sofferenza che è in parte anche in noi e vi rimane. Niccolò è stato ucciso nella notte dell’11 agosto del 2017. Di quei giorni ricordo esattamente l’atmosfera pesante che si respirava a Scandicci, il dolore di una comunità interamente coinvolta e stretta in un grande abbraccio nei confronti della famiglia Ciatti.  

Per questo, ho accettato di raccontare la drammatica vicenda di Niccolò Ciatti. Per cercare di essere nel mio piccolo uno strumento di memoria. Perché restasse traccia attraverso questo libro, della storia di un ragazzo ucciso barbaramente nel fiore degli anni, del dolore composto dei suoi familiari, e soprattutto della loro determinazione ad avere giustizia, che si è scontrata con la leggerezza del sistema giudiziario spagnolo, e purtroppo anche con i cavilli di quello italiano, che ha permesso all’assassino di Niccolò di uscire dal carcere e successivamente rendersi irreperibile». 

EDERA

Edera – La cultura cresce ovunque è un’associazione di promozione sociale nata nel 2016 che ogni mese stampa una rivista cartacea distribuita in edicola e per abbonamento in tutta Italia. Produce documentari e reportage, oltre a organizzare eventi e iniziative culturali sul territorio.

‘Giustizia per Niccolò Ciatti’, presentazione al Salone del libro di Torino