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Irrigazione, agricoltura e invasi: nuovo incontro del tavolo di Anbi Toscana

All'incontro anche Regione, Autorità di Bacino e associazioni di categoria agricole

Firenze, 6 settembre 2025 – Un tavolo regionale per discutere di irrigazione e agricoltura, delineando necessità e possibilità di realizzazione di bacini e invasi. Si è svolto a Firenze un nuovo incontro operativo sul tema, organizzato da Anbi Toscana, l’associazione regionale dei Consorzi di Bonifica. Al tavolo, Stefania Saccardi assessora regionale all’agricoltura e vicepresidente della Regione; Paolo Masetti, presidente di Anbi Toscana; Fabio Zappalorti direttore di Anbi Toscana; Serena Stefani, vicepresidente Anbi Toscana che ha condotto il confronto; Gaia Checcucci segretario generale dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino Settentrionale; i rappresentanti dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino Centrale, delle associazioni di categoria degli agricoltori, presidenti e direttori dei sei Consorzi di Bonifica Toscani, oltre ai responsabili dei settori prevenzione del rischio idraulico e idrogeologico, agricoltura e ambiente della Regione Toscana.

«Un tavolo molto importante che abbiamo inaugurato in questa legislatura e che credo abbia già portato a risultati significativi – ha detto Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione assessora regionale all’agricoltura -. Il ruolo dei Consorzi di Bonifica si sta sempre più orientando sul settore irriguo, di cui c’è sempre più necessità a causa dei cambiamenti climatici. I Consorzi di bonifica in questa legislatura hanno fatto un grande lavoro, insieme a Regione e Autorità di Bacino. Penso che questo tavolo debba continuare a lavorare per mettere in piedi un piano irriguo regionale che si orienti su due direttrici: quella della realizzazione di grandi invasi ma anche quella di raggiungere obiettivi più fattibili e immediati che possano dare un contributo importante a migliore la situazione irrigua della nostra regione».

Proprio questo è stato uno dei nodi centrali della discussione: la necessità di progettare grandi invasi ma anche di pianificarne di più piccoli, la cui realizzazione possa richiedere tempi più brevi e costi meno impegnativi. Da qui l’impegno congiunto a mettere a punto una mappatura di luoghi adatti a ospitarli.

«L’emergenza climatica è un’evidenza innegabile – ha affermato Paolo Masetti, presidente di ANBI Toscana – così come è innegabile che la gestione della risorsa idrica richieda un approccio multidimensionale. Da un lato, assistiamo a eventi meteorologici estremi sempre più frequenti, che causano danni significativi all’agricoltura e alle comunità. Dall’altro, osserviamo una distribuzione delle precipitazioni senza precedenti: la quantità annuale di pioggia rimane invariata, ma si concentra in lunghi periodi di siccità alternati a brevi e violenti episodi di precipitazioni intense. Il Tavolo dell’Agricoltura e dell’Irrigazione, promosso da Anbi Toscana, ha l’obiettivo di riunire tutti gli attori coinvolti per offrire un contributo concreto alla gestione di questa risorsa così importante per il mondo agricolo. È fondamentale riflettere congiuntamente sulle future politiche idriche, con un focus particolare sugli invasi, di medie e di grandi dimensioni, tema questo già all'attenzione del livello regionale. La realizzazione di bacini per l’accumulo dell’acqua porterebbe benefici multifunzionali, sia per l’agricoltura che per la gestione del territorio. Questo tavolo si propone un traguardo ambizioso: promuovere un dialogo continuo con la Regione e tutti gli altri enti coinvolti, per definire strategie immediate e integrate, agendo a 360 gradi per affrontare gli effetti della crisi climatica».

«Ormai è sotto gli occhi di tutti: siamo di fronte a una reale e grave emergenza climatica - dichiara Serena Stefani, vicepresidente di Anbi Toscana, con delega all'irrigazione -. La riunione del tavolo irriguo, che ha visto la partecipazione di tutti gli stakeholder coinvolti nella gestione della risorsa idrica, ha rappresentato un momento importante per ribadire le richieste dei Consorzi di Bonifica: serve un piano organico e strategico per affrontare le criticità in maniera efficace e coordinata. Alla Regione Toscana abbiamo chiesto, in particolare, l’attivazione di un Ufficio Irrigazione strutturato, con cui avviare un confronto e una collaborazione continuativi; la definizione di un piano strategico degli invasi, che accanto alle grandi opere preveda anche bacini di piccole e medie dimensioni, così da offrire risposte rapide e mirate ai territori; l’introduzione stabile di un fondo di rotazione per la progettazione delle infrastrutture irrigue; la candidatura al Pniissi di tutti i progetti irrigui elaborati dal sistema della bonifica, alcuni già in fase avanzata. Un’attenzione particolare infine va riservata al “caso Montedoglio”. La diga, concepita negli anni Sessanta per sostenere lo sviluppo agricolo, necessita oggi di risorse e finanziamenti urgenti per completare le reti di distribuzione: un passaggio fondamentale per garantire che l’acqua disponibile raggiunga finalmente i campi delle aziende della Valdichiana e della Valtiberina, territori caratterizzati da realtà produttive moderne e dinamiche, che hanno bisogno di certezza e continuità della risorsa idrica  a costi sostenibili per crescere e svilupparsi. La nostra proposta è chiara: attivare un tavolo regionale specifico "Montedoglio" che lavori su due fronti complementari: completare il sistema e contenere il costo dell’acqua a uso agricolo. Solo così sarà possibile coniugare competitività, sostenibilità e futuro per l’agricoltura toscana».

«È un dato di fatto che l’agricoltura toscana sia stata penalizzata dai cambiamenti climatici - ha sottolineato Gaia Checcucci, segretario generale dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino Settentrionale -. È importante coordinarsi per elaborare un’idea comune. L’Autorità di distretto ha una pianificazione di tipo strategico e dunque possiamo essere il contenitore attraverso il quale valorizzare l’utilizzo irriguo e quindi accendere i riflettori su un settore che talvolta è sacrificato. Pertanto abbiamo condiviso e apprezzato che ci sia stata una reale volontà di parlare e confrontarsi tutti insieme intorno a un tavolo».

«Il tavolo che abbiamo costituito è il luogo in cui stiamo trattando argomenti estremamente importanti, non solo  per i Consorzi di Bonifica – ha detto Fabio Zappalorti, direttore di Anbi Toscana -. Abbiamo affrontato argomenti legati all’utilizzo e stoccaggio dell’acqua e ai metodi da mettere in atto per raggiungere questo obiettivo strategico soprattutto per i prossimi anni. Il nostro intento è rivolgerci anche alla prossima legislatura regionale. È un argomento complesso ma riteniamo che vada affrontato da un punto di vista tecnico, sapendo che è un’occasione per dare alla Toscana, soprattutto a quella meridionale, quella risorsa che non c’è».

 

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