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Domani alla scoperta della Cinquantina di Guerrazzi. Continuano le visite alle Case della Memoria

L’iniziativa si svolgerà nella Fattoria che ospitò lo scrittore e politico nei suoi ultimi anni

Firenze, 26 agosto 2016 – Nuovo appuntamento domani con il calendario per scoprire le strutture dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, rete nazionale di case museo di personaggi illustri. Sabato 27 agosto (ore 17) toccherà infatti a Villa La Cinquantina a Cecina. L’evento si inserisce nel programma delle iniziative organizzate in collaborazione con il corpo consolare del Touring Club Italiano di Toscana e Emilia-Romagna, che vede protagoniste 8 delle 57 Case Museo sparse in 10 regioni italiane. Alla visita parteciperanno il presidente e il vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, rispettivamente Adriano Rigoli e Marco Capaccioli, insieme ad Antonio Santalena, console provinciale del Touring Club Italiano di Livorno, che porterà i saluti del TCI. Inoltre, per l’occasione, il Comune di Cecina ha organizzato “Una sera a Villa Guerrazzi”, un percorso che partirà dalla figura di Francesco Domenico Guerrazzi, uomo politico e letterato di fine Ottocento, presentato dall'esperto Gabriele Paolini. La visita guidata della Villa è organizzata in collaborazione con la scuola comunale di Teatro Artimbanco e quella di musica Sarabanda. L'ingresso è gratuito.

Francesco Domenico Guerrazzi (Livorno, 12 agosto 1804 – Cecina, 23 settembre 1873) animatore del movimento risorgimentale e scrittore di successo, decise di passare gli ultimi anni della sua vita alla Fattoria della Cinquantina. Acquistata l’11 gennaio 1868 per la somma di 269.000 lire e oggi inserita nel circuito dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, La Cinquantina aveva un’estensione di 208 ettari ed era composta da 16 poderi: non stupisce quindi che ospiti oggi, oltre al Museo Archeologico Comunale, il Museo della Vita e del Lavoro della Maremma Settentrionale, la Scuola Comunale di Musica, la Scuola Comunale di Teatro, una sala convegni polivalente, una struttura adibita alla ristorazione. Dal 25 gennaio 2009 inoltre, il Parco di Villa Guerrazzi è arricchito dall’opera d’arte di Adalberto Mecarelli, “Memoria della luce”.

È fra queste mura che oggi ospitato una casa museo a lui dedicata che Francesco Domenico Guerrazzi, scrittore, intellettuale e animatore del movimento risorgimentale, decise di ritirarsi quando si allontanò definitivamente dalla politica. Guerrazzi fu autore di romanzi celebri come “La battaglia di Benevento” (1827) e “L’assedio di Firenze” (1863), di opere quali “L’asino” (1858) e “Beatrice Cenci” (1854) oltre a “Stanze alla memoria di Lord Byron” (1825). La politica entrò definitivamente nella sua vita nel 1831 quando aderì alla “Giovine Italia” di Giuseppe Mazzini, scelta che gli costò nell’anno successivo e in quelli a venire, ripetuti arresti. Divenne prima Ministro dell’Interno del Granducato, poi membro del Triumvirato nel governo provvisorio di Toscana e infine Dittatore in Toscana. Un’esperienza che si rivelerà breve perché con il ritorno del Granduca, nel 1849, fu condannato all’esilio in Corsica, dove rimase fino al 1856 quando fuggì e, dopo una sosta nell’isola di Capraia, raggiunse Genova, restando qui, col permesso del Cavour, fino al 1862. Si stabilì quindi a La Cinquantina, poi ridenominata Villa Guerrazzi. 

Dopo la Casa-Atelier e il Museo Venturino Venturi di Loro Ciuffenna (Ar), Casa Sigfrido Bartolini (con la Chiesa dell’Immacolata a Pistoia), Casa Ferruccio Busoni di Empoli nel 150° anniversario della nascita e Casa Guerrazzi, il calendario di visite per scoprire le strutture dell’Associazione Nazionale Case della Memoria prevede nuovi appuntamenti. Per il progetto d’Acqua e Fango, 1966-2016: sabato 24 settembre 2016 (ore 16.30) visita a Casa Leonetto Tintori (restauratore delle opere alluvionate); il 26 novembre la Casa Studio Piero Bargellini, sindaco di Firenze durante l’Alluvione; sabato 29 ottobre (ore 16) visita a Casa Indro Montanelli (autore di articoli e reportage sull’alluvione e sull’Arno). Infine, sabato 17 dicembre (ore 15.30) visita a Casa Enrico Caruso Villa Bellosguardo a Lastra a Signa. Info: www.casedellamemoria.it

Info: www.casedellamemoria.it

 

 

Associazione Nazionale Case della Memoria

L’Associazione Nazionale Case della Memoria mette in rete le abitazioni in cui hanno vissuto alcuni dei più importanti personaggi della cultura italiana: Dante Alighieri, Giotto, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Francesco Datini, Leonardo da Vinci, Niccolò Machiavelli, Francesco Cavassa e Emanuele Tapparelli d’Azeglio, Agnolo Firenzuola, Pontormo, Benvenuto Cellini, Filippo Sassetti, Lorenzo Bartolini, Silvio Pellico, John Keats e Percy Bysshe Shelley, Francesco Guerrazzi, Giuseppe Verdi, Elizabeth Barrett e Robert Browning, Pellegrino Artusi, Corrado Arezzo de Spucches e Gaetan Combes de Lestrade, Giosuè Carducci, Sidney Sonnino, Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni, Maria Montessori, Enrico Caruso, Renato Serra, Giorgio e Isa de Chirico, Antonio Gramsci, Raffaele Bendandi, Piero Bargellini, Enzo Ferrari, Primo Conti, Leonetto Tintori e Elena Berruti, Indro Montanelli, Italo Zetti, Ivan Bruschi, Ilario Fioravanti, Goffredo Parise, Barbara Marini Clarelli e Francesco Santi, Loris Jacopo Bononi, Giorgio Morandi, Sigfrido Bartolini, Venturino Venturi, Luciano Pavarotti, Robert Hawthorn Kitson con Frank William Brangwyn e Daphne Phelps, Elémire Zolla, Toti Scialoja e Gabriella Drudi, Gabriele D’Annunzio (il Vittoriale degli Italiani), Papa Clemente XII, Giacinto Scelsi e Giulio Turci.

L’Associazione Nazionale Case della Memoria è in Italia l’unica rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale e partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia. La rete è composta da 57 case museo in 10 regioni italiane (Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sicilia e Sardegna) che hanno deciso di lavorare insieme a progetti comuni e per promuovere questa forma museale in maniera più incisiva anche in Italia. Info: www.casedellamemoria.it

 

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