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Una toscana vincitrice del concorso fotografico Obiettivo Acqua

A Pamela Doretti il primo premio nella categoria colore con lo scatto “Splash”

Firenze, 28 maggio 2024 – Primo premio alla V Edizione del concorso fotografico nazionale “Obiettivo acqua”, promosso da ANBI, Coldiretti e Fondazione Univerde, per la toscana Pamela Doretti. La fotografa, residente a Ponte Buggianese (PT), ha realizzato lo scatto vincitore della categoria colore nell’Oasi Arnovecchio di Empoli.

L’immagine dal titolo “Splash” è stata selezionata tra oltre 800 opere in concorso e dedicate a immortalare diverse sfaccettature della risorsa idrica. Quella di Doretti ritrae un martin pescatore nel momento immediatamente successivo alla cattura di un piccolo pesce in un laghetto: l’uccelllino riprende il volo con la preda nel becco subito dopo aver toccato lo specchio d’acqua.

«Il mio grande amore per la natura mi ha spinto a concentrarmi sulla fotografia naturalistica e paesaggistica – spiega Pamela Doretti -. Oltre a quella di Arnovecchio amo molto anche l’area del Padule di Fucecchio, due luoghi che danno la misura di quanta e quale ricchezza, in termini di biodiversità, abbiamo a pochi passi senza spesso rendercene conto».

«Non bisogna dare per scontata la disponibilità d’acqua e il concorso serve a ricordare la vitale funzione della risorsa – ricorda Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e elle Acque Irrigue (ANBI) –. È altresì necessario riprendere una politica di programmazione degli interventi per uscire dalla logica degli stati d’emergenza e va trovato un giusto equilibrio fra agricoltura ed ambiente, facce imprescindibili di una realtà chiamata territorio».

«La cultura dell’acqua è uno dei tasselli della strategia ANBI per incentivare l’adattamento alla crisi climatica e che si fonda anche su nuove infrastrutture idriche, efficientamento di quelle esistenti ed investimenti in innovazione – conclude Massimo Gargano, direttore generale ANBI –. La nostra azione non si ferma e sabato prossimo, 18 Maggio, in tutta Italia inizierà la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione».

«Il concorso è una bellissima iniziativa per diffondere la “cultura” dell’acqua ed è positivo vedere che anche quest’anno sono stati tanti a partecipare - dichiara il presidente di ANBI Toscana e del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno –. Avere tra i vincitori una fotografa toscana, con il bellissimo scatto realizzato nell’Oasi di Arnovecchio, è un altro modo per dare risalto ai nostri corsi e specchi d’acqua e ai nostri territori, ricchi di bellezza e biodiversità, che i Consorzi sono impegnati a tutelare».

«Ero presente alla premiazione dei vincitori del concorso che si è tenuta nei giorni scorsi a Roma – conclude Maurizio Ventavoli presidente del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno – sono stato felice di scoprire che una delle vincitrici vive nel territorio di pertinenza del nostro comprensorio (a Ponte Buggianese, ndr), che è spesso protagonista nelle sue opere, a partire dal Padule di Fucecchio».

«Senza acqua non può esserci né qualità, né quantità in agricoltura; non solo: l’acqua è elemento determinante per la bellezza dei nostri territori – afferma Ettore Prandini, presidente di Coldiretti - Per questo occorre programmare investimenti per efficientare le infrastrutture idriche esistenti e realizzarne di nuove, consapevoli che la gestione dell’acqua è fondamentale anche per la manutenzione del suolo: servono bacini di accumulo, che abbinino prevenzione idrogeologica e disponibilità irrigua. In questo, chiediamo più coraggio alla politica».

«Il concorso fotografico Obiettivo Acqua ci ricorda la necessità di dare impulso ad azioni concrete per la conservazione e la gestione sostenibile degli ecosistemi, che devono continuare a prosperare – aggiunge Alfonso Pecoraro Scanio, presidente di Fondazione UniVerde - Dobbiamo essere più responsabili nei confronti dei paesaggi d’acqua dolce, tutelarli dalle frammentazioni, dalla cementificazione e dal degrado causato dagli inquinamenti. L’uso insostenibile dei territori sta portando molti ecosistemi pericolosamente vicini al collasso: è ancora possibile passare a pratiche più sostenibili per la qualità dell’acqua, ripristinando anche la 

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